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WoodMac prevede 750 GW di nuove rinnovabili entro il 2025: solare, eolico e batterie protagonisti

WoodMac: entro il 2025 attesi 750 GW di solare, eolico e batterie

Wood Mackenzie ha diffuso nuove stime che delineano un futuro energetico in rapida trasformazione. Entro la fine del 2025, secondo le analisi della società, saranno installati circa 750 GW di nuova capacità tra solare, eolico e sistemi di accumulo a batterie. Una cifra che, se confermata, rappresenterebbe una delle più grandi accelerazioni mai registrate nel settore delle rinnovabili, paragonabile all’intera capacità elettrica di più Paesi messi insieme.

La crescita appare trainata soprattutto dal fotovoltaico, che da solo dovrebbe contribuire con circa 493 GW di nuove installazioni. Nonostante un lieve rallentamento rispetto al 2024, il solare rimane un pilastro della transizione energetica, sostenuto dalle politiche di incentivazione, riduzione dei costi dei moduli e diffusione di impianti utility-scale. L’eolico, in particolare quello offshore, si conferma invece come la seconda gamba della strategia globale, con progetti di grande scala in Asia e in Europa, dove le aste pubbliche e gli investimenti privati stanno accelerando la realizzazione di parchi marini.

Un ruolo cruciale è attribuito anche ai sistemi di accumulo a batterie, considerati ormai indispensabili per garantire stabilità e flessibilità alle reti elettriche. In Europa, il 2025 viene descritto da Wood Mac come un anno di contraddizioni: da un lato la spinta industriale sulle batterie, con nuove gigafactory e strategie di produzione, dall’altro una frammentazione delle politiche energetiche che rischia di rallentare la piena integrazione delle rinnovabili.

La Cina si conferma leader indiscusso, trainando l’espansione del fotovoltaico e delle soluzioni di accumulo con progetti in scala continentale. Negli Stati Uniti, invece il mercato utility-scale continua a crescere, pur tra pressioni sui prezzi dei moduli e incertezze legate alle catene di approvvigionamento. In Asia-Pacifico, oltre alla Cina, emergono Paesi come l’India e il Vietnam, che stanno puntando su soluzioni innovative come il floating solar.

Secondo WoodMac, la transizione energetica procede a ritmi sostenuti ma non ancora sufficienti per centrare gli obiettivi di neutralità climatica. La sfida rimane duplice: accelerare gli investimenti e garantire infrastrutture adeguate. Senza reti elettriche resilienti e sistemi di accumulo diffusi, la crescita delle rinnovabili rischia di scontrarsi con limiti strutturali.

In definitiva, il 2025 si prospetta come un anno cruciale: espansione senza precedenti delle rinnovabili, ma anche test decisivo per la capacità dei sistemi energetici globali di reggere il passo delle decarbonizzazione. Le cifre di WoodMac non sono soltanto numeri: rappresentano la misura di una trasformazione che, pur tra contraddizioni e sfide, sta ridisegnando gli equilibri energetici mondiali.