Il Decreto FER2 2025 rappresenta un passaggio cruciale per il settore delle energie rinnovabili in Italia. Le nuove regole operative introdotte dal GSE mirano a rendere più trasparente e affidabile il sistema di aste e incentivi, con l’obiettivo di sostenere impianti innovativi come l’eolico offshore, il geotermico a basse emissioni, il solare termodinamico e il biogas avanzato.
Una delle novità più significative riguarda l’introduzione di penalità per le rinunce strategiche. In passato, alcuni operatori si ritiravano dopo aver vinto una gara, per ripresentarsi in tornate successive, con condizioni economiche più favorevoli. Con le nuove regole, chi rinuncia entro 12 mesi dalla pubblicazione della graduatoria rischia l’esclusione dalle future procedure, un deterrente che rafforza la serietà delle offerte e la responsabilità degli sviluppatori.
Le procedure di accesso agli incentivi sono state ridefinite con una maggiore precisione. Il GSE ha stabilito calendari chiari, scadenze vincolanti e una documentazione più dettagliata, che include autorizzazioni, studi di impatto ambientale, piani di connessione alla rete e garanzie finanziarie. La trasparenza diventa centrale: gli operatori devono dimostrare la tracciabilità delle forniture e la conformità europee, con particolare attenzione alla sostenibilità della supply chain.
Dal punto di vista operativo, gli sviluppatori e gli investitori devono rivedere la propria strategie perchè non non basta più puntare su offerte aggressive: occorre presentare progetti solidi, con piani finanziari robusti e una governance interna capace di garantire rendicontazioni puntuali. La gestione del pipeline deve integrare fin da subito autorizzazioni e connessioni di rete, mentre la selezione dei fornitori deve rispettare criteri ESG e garantire tracciabilità ambientale e sociale.
Ogni tecnologia presenta sfide specifiche, nel caso specifico l’eolico offshore richiede un forte coordinamento con le autorità marittime e una logistica portuale adeguata, il geotermico deve dimostrare riduzioni significative delle emissioni e una gestione accurata della reiniezione, il solare termodinamico valorizza lo storage termico come elemento di flessibilità, mentre il biogas avanzato deve garantire contratti di approvvigionamento sostenibili e certificazioni di qualità del biometano.
I rischi principali riguardano ritardi autorizzativi, difficoltà di connessione alla rete e volatilità dei costi, dunque per mitigarli è necessario predisporre dossier completi, pianificare alternative tecniche e inserire clausole di revisione nei contratti con i fornitori. La compliance interna diventa un fattore determinante: audit e controlli preventivi possono evitare sanzioni e garantire la coerenza tra progetto e realizzazione.
In conclusione, il nuovo FER2 non si limita a incentivare la produzione di energia rinnovabile, ma punta a innalzare la qualità dei progetti e la responsabilità degli operatori. Prepararsi alle prossime gare significa costruire una data room digitale ben organizzata, allineare finanza e tecnica, simulare scenari realistici e curare la narrativa progettuale, evidenziando i benefici ambientali e sociali. Solo così sarà possibile affrontare con successo un contesto competitivo sempre più rigoroso e selettivo.