info@geostudiogroup.net
+39 0932 715738

ISPRA 2025: il consumo di suolo cresce del 16%. Il fotovoltaico a terra quadruplica, con oltre 1.700 ettari agricoli trasformati

ISPRA 2025: quadruplicato il consumo di suolo per il fotovoltaico a terra nel 2024

Il Rapporto ISPRA–SNPA 2025 si basa sul sistema nazionale di monitoraggio del consumo di suolo, che integra immagini satellitari ad alta risoluzione, rilievi cartografici e dati catastali e comunali. La metodologia consente di rilevare variazioni minime – fino a 20 m² di superficie – assicurando comparabilità temporale e accuratezza spaziale. Nel 2024 sono stati registrati 84 km² di nuove superfici artificiali, pari a un incremento del 16% rispetto al 2023, con una velocità di trasformazione corrispondente a circa 2,7 m² di suolo consumato ogni secondo, valore tra i più alti in Europa.

Fotovoltaico a terra: trend in accelerazione e impatti territoriali

Il dato più significativo riguarda il fotovoltaico a terra, che nel 2024 ha occupato 1.702 ettari di suolo, quadruplicando i valori dell’anno precedente. L’80% di queste installazioni insiste su aree agricole, con una concentrazione maggiore in Lazio, Sardegna e Sicilia, tuttavia, dal punto di vista scientifico, l’espansione del fotovoltaico a terra solleva tre ordini di criticità:

  • Perdita di servizi ecosistemici: la copertura artificiale riduce la capacità del suolo di assorbire acqua, immagazzinare carbonio e sostenere la biodiversità.
  • Impatto sulla sicurezza alimentare: la sottrazione di superfici agricole limita la disponibilità di terreni coltivabili, in un contesto già segnato da siccità e cambiamenti climatici.
  • Alterazione del paesaggio: la frammentazione degli ecosistemi e la trasformazione visiva delle aree rurali incidono sulla qualità del territorio e sulla sua resilienza.

Alternative sostenibili e prospettive

ISPRA sottolinea che la transizione energetica deve essere compatibile con la tutela del suolo, risorsa non rinnovabile. Le soluzioni più promettenti sono:

  • Fotovoltaico su tetti e coperture industriali, che sfrutta superfici già impermeabilizzate.
  • Riqualificazione di aree dismesse (brownfield, ex cave, aree industriali).
  • Agrivoltaico integrato, che consente la coesistenza tra produzione agricola ed energia, mantenendo attivi i servizi ecosistemici.

Il Rapporto ISPRA–SNPA 2025 evidenzia come il consumo di suolo in Italia non sia solo una questione quantitativa, ma qualitativa: ogni ettaro perso compromette funzioni ecologiche fondamentali. La sfida è conciliare la crescita delle rinnovabili con la salvaguardia del territorio, adottando modelli di sviluppo che non contrappongano energia e agricoltura, ma li integrino in un equilibrio sostenibile.