Il 2024 ha rappresentato un anno di transizione per il mercato italiano dell’energia, segnato dalla fine del Superbonus nella sua forma più generosa. Questa fase di cambiamento ha impattato negativamente il comparto del fotovoltaico residenziale, con conseguenze anche sul fronte dei sistemi di accumulo (SdA). Tuttavia, a differenza di quanto ci si potesse aspettare, la contrazione ha riguardato principalmente il numero di impianti installati, mentre potenza e capacità hanno mostrato un’importante crescita, trainata dal segmento utility scale.
Secondo il report dell’Osservatorio Sistemi di Accumulo di ANIE Confindustria, nel 2024 gli accumuli residenziali (fino a 20 kWh) hanno subito un calo significativo:
Anche il segmento commerciale e industriale (tra 20 kWh e 1 MWh) ha registrato risultati negativi rispetto al 2023:
Nel caso degli impianti C&I, a pesare sono state soprattutto le incertezze legate al Piano Transizione 5.0 e alla revisione del PNRR, che hanno frenato nuovi investimenti. Nel 2024, il 97% delle nuove installazioni ha riguardato sistemi configurati “lato produzione”, mentre solo il 3% è stato installato “lato post produzione”, tuttavia, questi risultano dominanti con il 62% della potenza e il 53% della capacità installata. A livello territoriale, Sardegna, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno registrato una crescita in capacità e potenza, sostenuta dagli impianti utility scale. Tuttavia, quasi tutte le regioni – ad eccezione delle Marche e del Friuli-Venezia Giulia – hanno visto diminuire il numero complessivo di SdA, con una contrazione nazionale del 32%.
Il dato più rilevante del 2024 è la crescita del segmento utility scale e grazie a strumenti regolatori come il Capacity Market e, a breve, il MACSE, l’Italia si sta affermando come uno dei mercati europei più attrattivi per l’energy storage su larga scala.
La capacità installata è passata da 507 MWh nel 2023 a 3.359 MWh nel 2024, mentre la potenza è aumentata da 222 MW a 851 MW. Solo nel 2024 sono entrati in esercizio 14 impianti superiori a 10 MWh, inclusi due da circa 800 MWh ciascuno, per un totale di 3.310 MWh di capacità e 811 MW di potenza. Secondo i dati Terna aggiornati al 30 aprile 2025, la capacità totale cumulata dei sistemi di accumulo in Italia ha raggiunto i 67.316 MWh, con una potenza complessiva pari a 10.474 MW. Sebbene con un ritmo leggermente più contenuto, la crescita del settore continua.
ANIE evidenzia che i sistemi di accumulo stanno diventando una delle tecnologie più competitive nel mercato dell’energia, coprendo il 95% della potenza aggiudicata nell’ultima asta del Capacity Market. Anche i prezzi di aggiudicazione confermano la crescente efficienza: da 75.000 €/MW/anno nell’asta madre del 2022 si è passati a 47.000 €/MW/anno per quella del 2027, lo stesso valore degli impianti termoelettrici esistenti.
Nonostante le difficoltà nel segmento residenziale, il 2024 ha segnato un cambio di paradigma per il mercato italiano dei sistemi di accumulo. L’utility scale emerge come il nuovo protagonista, spinto da un contesto normativo favorevole e da una tecnologia sempre più competitiva. L’Italia è oggi tra i mercati più dinamici in Europa per lo storage, con prospettive di ulteriore consolidamento nel 2025.