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Guida tecnica ai sistemi di montaggio per impianti fotovoltaici: soluzioni, costi e mercato europeo

Sistemi di montaggio fotovoltaico: tipologie, vantaggi e sfide industriali in Europa

I sistemi di montaggio sono un componente fondamentale degli impianti fotovoltaici, affiancati a moduli e inverter. Appartenenti alla categoria Balance of System (BoS), sono realizzati prevalentemente in acciaio zincato o alluminio, e progettati per sostenere i pannelli solari garantendone stabilità, orientamento ottimale e protezione nel tempo.

Tipologie di installazione

Le strutture di montaggio si classificano in base al tipo di applicazione:

  • Installazioni su tetto:
    Adatte a tetti inclinati o piani, con sistemi di fissaggio penetranti (integrati), non penetranti (bloccati) o zavorrati (mediante calcestruzzo). Questa tipologia è la più diffusa in Europa, dove il 64% degli impianti fotovoltaici si trova su edifici.
  • Installazioni a terra:
    Possono impiegare strutture fisse con angolazione prestabilita o inseguitori solari monoasse e bi-asse, capaci di orientarsi durante il giorno per massimizzare l’irraggiamento solare.
  • Applicazioni speciali:
    Includono impianti verticali, fotovoltaico integrato negli edifici (BIPV), agrivoltaico, pensiline solari, pannelli plug-in da balcone e soluzioni galleggianti. Questi sistemi offrono flessibilità progettuale per diverse condizioni ambientali e urbanistiche.

Prestazioni, durabilità e impatto economico

Un sistema di montaggio ben progettato influisce significativamente su:

  • Resistenza agli agenti esterni: Deve assicurare stabilità strutturale contro vento, neve e attività sismica, seguendo gli standard internazionali per durabilità e resistenza alla corrosione.
  • Efficienza energetica: La corretta inclinazione e orientamento dei pannelli riduce perdite dovute a ombreggiamenti, accumulo di polveri e surriscaldamento. Gli inseguitori solari contribuiscono ad aumentare la produzione energetica.
  • Adattabilità progettuale: strutture personalizzabili permettono installazioni su terreni rocciosi, sabbiosi o in pendenza e su tetti di diversa composizione (tegole, lamiera, cemento).

Dal punto di vista economico, i sistemi di fissaggio rappresentano oggi dal 10% al 20% dei costi in conto capitale di un impianto fotovoltaico. La loro incidenza è aumentata con la diminuzione del prezzo dei moduli, rendendo fondamentale una progettazione accurata per ridurre il LCOE (costo livellato dell’energia) e ottimizzare la gestione nel tempo.

L’Unione Europea ospita oltre 40 produttori di sistemi di montaggio, un segmento considerato solido e storico della filiera solare, tuttavia, il mercato è sotto pressione per via delle importazioni da paesi extraeuropei, spesso meno costose ma potenzialmente meno affidabili. Le difficoltà nel monitoraggio delle importazioni derivano dalla mancanza di codici doganali distinti per inseguitori e strutture di montaggio. SolarPower Europe, attraverso una recente analisi, propone misure strategiche:

  • Integrazione nel Net-Zero Industry Act:
    Si chiede di considerare tutte le tipologie di sistemi di montaggio nel recepimento nazionale del regolamento, non solo gli inseguitori solari.
  • Codici doganali dedicati:
    L’associazione raccomanda l’adozione di nomenclature specifiche per monitorare correttamente il commercio internazionale e tutelare la qualità dei prodotti.
  • Standard di qualità armonizzati:
    Servono norme condivise in tre ambiti: integrità strutturale, tracciabilità e garanzie tecniche, così da favorire un mercato interno coeso e competitivo.