info@geostudiogroup.net
+39 0932 715738

Agrivoltaico: la rivoluzione silenziosa che unisce energia pulita e agricoltura sostenibile

Agrivoltaico in Europa: vantaggi, configurazioni e ritorni economici secondo due studi internazionali

L’agrivoltaico si conferma una soluzione strategica per coniugare energia rinnovabile e tutela del suolo agricolo. Due recenti studi internazionali analizzano le configurazioni tecniche, i benefici economici e ambientali e le sfide normative di questa tecnologia in forte espansione.

IEA: agricoltura e fotovoltaico possono convivere

Il rapporto “Dual Land Use for Agriculture and Solar Power Production” dell’International Energy Agency (IEA – PVPS Task 13) descrive le tecniche per integrare agricoltura e produzione solare sullo stesso terreno. I vantaggi principali includono:

  • Preservazione della produttività agricola
  • Integrazione del reddito per gli agricoltori
  • Protezione del suolo da erosione e siccità
  • Difesa delle colture da eventi climatici estremi

Dal 2012 al 2021, la potenza agrivoltaica globale è cresciuta da 5 a 14 GW, come nel caso della Cina in cui è in costruzione un impianto da 2 GW su suolo desertico.

Studio europeo: quale configurazione conviene?

Un team italo-svedese guidato da Pietro Elia Campana (Mälardalen University) ha confrontato tre sistemi agrivoltaici in Svezia, Danimarca, Germania e Italia:

Tipo di impianto Caratteristiche Pro Contro
Verticale Pannelli disposti a palizzata nord-sud Economico, ideale per latitudini nordiche Bassa resa dove il sole è alto
Tracking monoassiale Pannelli mobili che seguono il sole Alta produzione, rapido rientro economico Costoso, richiede ampi spazi
Pergola Pannelli elevati sopra le colture Protezione colture, ombreggiatura controllata Costi elevati, ritorno più lento

In Italia, il sistema monoassiale ha mostrato la migliore performance, con una produzione fino a 2000 kWh/kW e un Levelized Cost of Energy inferiore del 20-30% rispetto agli altri modelli.

Colture adatte e ritorni economici

Non tutte le colture reagiscono allo stesso modo all’ombreggiamento:

  • Positive: erba medica, zucche, orzo, frumento (+ fino al 110%)
  • Negative: lattuga, barbabietola, patate (-20%), soia (-30%)

Il tempo medio di rientro dell’investimento è di 12 anni per gli impianti agrivoltaici, contro i 9 anni del fotovoltaico tradizionale e i sistemi monoassiali risultano i più vantaggiosi.

Benefici ambientali e ostacoli normativi

Oltre al guadagno economico, l’agrivoltaico offre benefici ambientali significativi:

  • Riduzione dello stress idrico e termico delle colture
  • Maggiore efficienza dei pannelli grazie al raffreddamento naturale
  • Doppio uso del suolo senza conflitti tra agricoltura e industria
  • Riduzione delle emissioni in agricoltura

Servono però regole chiare e incentivi pubblici per rendere sostenibili gli investimenti, oltre a programmi informativi per agricoltori e comunità locali. Nonostante il grande potenziale, in Italia l’agrivoltaico incontra ancora forti resistenze. Campagne di disinformazione e opposizioni locali rischiano di frenare una tecnologia che potrebbe rappresentare una svolta per la transizione ecologica e la resilienza agricola.