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Carbon Neutrality e Net Zero

Carbon Neutrality e Net Zero: due strategie a confronto per un futuro sostenibile

Negli ultimi anni, il dibattito globale sul cambiamento climatico ha reso sempre più urgente la necessità di ridurre l’impatto ambientale delle attività umane. In questo contesto, due concetti si sono imposti come riferimenti fondamentali nelle strategie di sostenibilità: Carbon Neutrality e Net Zero. Questo articolo analizza le loro differenze chiave, i rispettivi punti di forza e il ruolo che entrambi possono giocare nella transizione verso un’economia a basse emissioni. Dunque, la prima (o neutralità carbonica) si riferisce al bilanciamento tra le emissioni di anidride carbonica (CO₂) prodotte da un’organizzazione, evento o prodotto e una quantità equivalente di CO₂ rimossa dall’atmosfera.

Il bilancio viene generalmente raggiunto attraverso due principali modalità:

  • Compensazione delle emissioni (carbon offsetting): l’acquisto di crediti di carbonio che finanziano progetti di riforestazione, energie rinnovabili o cattura del carbonio.
  • Riduzioni limitate alla fonte: in molti casi, non è previsto un abbattimento drastico delle emissioni, ma solo un impegno a compensarle successivamente.

La carbon neutrality è spesso adottata come passaggio iniziale e più accessibile verso la sostenibilità climatica, grazie alla relativa semplicità operativa. Tuttavia, è oggetto di critiche per la sua dipendenza dagli offset, che non sempre garantiscono risultati duraturi o verificabili. Inoltre, non affronta necessariamente  le cause strutturali delle emissioni. Il secondo va oltre la carbon neutrality, riferendosi alla drastica riduzione di tutte le emissioni di gas a effetto serra (GHG) — non solo CO₂ — fino a un livello prossimo allo zero, compensando solo una minima parte residua.

Le sue caratteristiche distintive includono:

  • Riduzione diretta delle emissioni come priorità assoluta, tramite tecnologie pulite, efficienza energetica e riforme industriali;
  • Copertura di tutte le fonti emissive (Scope 1, 2 e 3), incluse le emissioni indirette legate alla catena del valore;
  • Visione a lungo termine, in linea con gli accordi internazionali come il Paris Agreement, che mira a limitare l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C.

A differenza della carbon neutrality, il Net Zero rappresenta un impegno più rigoroso e trasformativo, che richiede interventi sistemici e duraturi. Non si limita a compensare, ma punta a prevenire le emissioni attraverso il cambiamento dei modelli produttivi e di consumo.

Aspetto Carbon Neutrality Net Zero
Gas considerati Solo CO₂ Tutti i gas serra
Tipo di riduzione Limitata, compensazione centrale Riduzione diretta prioritaria
Utilizzo degli offset Ampio Residuale e solo per emissioni non evitabili
Orizzonte temporale Breve-medio termine Lungo termine, obiettivo strutturale
Scope delle emissioni Scope 1 e 2 Scope 1, 2 e 3

Sia la carbon neutrality che il net zero hanno un ruolo nella lotta contro il cambiamento climatico, ma con obiettivi e metodologie differenti, poichè la prima rappresenta una soluzione pragmatica e immediata, spesso utilizzata come primo passo; il secondo, invece, incarna una visione ambiziosa e strutturale, capace di guidare il mondo verso una reale decarbonizzazione. In definitiva, puntare al net zero è la scelta più efficace nel lungo periodo. Ma la transizione può (e forse deve) iniziare proprio con un impegno concreto verso la carbon neutrality. La vera sfida è garantire che ogni passo porti verso una trasformazione reale e misurabile, non solo simbolica.